Trekking ecoturistico lungo la vecchia ferrovia

Ecco che inizia una nuova giornata all’insegna dell’ecoturismo e noi non vediamo l’ora!!

Io e Cassian ci siamo svegliati presto, alla casa per ferie “Il Vile” abbiamo fatto colazione preparata con quello che avevamo comprato ieri e adesso siamo pronti per andare a Volterra, dove ci attende un trekking lungo la vecchia ferrovia Saline-Volterra.

La gita a piedi è stata organizzata da un ufficio turistico della Città e appena ne siamo venuti a conoscenza ci siamo subito prenotati.

 

La nostra via ferrata

Decidiamo di iniziare bene la giornata raggiungendo il centro abitato con le nostre biciclette, caricate in macchina prima di partire. Dopo vari minuti arriviamo al punto di ritrovo a San Lazzero, dove vi depositiamo le bici, per poi riprenderle al nostro ritorno.

Ad accoglierci troviamo la nostra guida donna di nome Andrea ed un gruppo di circa 30 persone, formato da famiglie e coppie.

Il nostro viaggio in questa terra etrusca inizia qui: da Volterra.

Dal cuore della Toscana percorreremo uno dei tracciati storici più interessanti, quali la vecchia ferrovia, che collegava Saline alla Città etrusca.

Durante il nostro trekking camminiamo lungo dolci pendii e ricostruiamo insieme la storia di una linea ferroviaria ormai quasi dimenticata, che tanto ha segnato le vicende umane di Volterra e del suo circondario.

Un’opera del 1912 che, con la via ferrata, permetteva di arrivare fino al capoluogo delle colline pisane, mentre i convogli si arrampicavano lungo pendenze superiori al 10%.

Andrea ci spiega che la cremagliera negli ultimi 3 km e il doppio ponte all’ingresso di Volterra ne facevano una linea ferroviaria assolutamente degna di nota.

Un viaggio che parte dalla “città di vento e di macigno” – come diceva D’Annunzio – e che i passeggeri della prima metà dello scorso secolo ammiravano da un finestrino di una carrozza, cullati dalla macchina a vapore. Noi invece lo percorriamo a piedi.

Andrea ci spiega che, a quel tempo, erano previste cinque corse giornaliere, rimaste sempre invariate, tranne che durante le due guerre mondiali, quando furono diminuite.

Volterra faceva capo ad un vasto territorio e per questo la linea ferroviaria era molto frequentata, favorita dal fatto che era possibile compiere il tragitto Saline-Volterra in poco più di mezz’ora, contro le due ore per il tragitto con la diligenza.

Ciò rese il treno – chiamato “trenino” – molto popolare ed era un piacere ammirarlo sbuffando mentre saliva per il crinale.

Purtroppo però in passato il trasporto su gomma, veloce e più economico, ha relegato progressivamente lo sbuffare del treno a vapore a ruolo di comprimario, fino al 21 novembre 1958, quando l’ultimo treno proveniente da Saline arrivò a Volterra.

La tratta ferroviaria finì così la sua vita dopo 50 anni dalla sua inaugurazione.

 

Trekking per ecoturisti

Iniziamo il percorso originario e incontriamo subito i due suggestivi ponti ora pedonali, costruiti proprio per il passaggio della ferrovia, fino alla vecchia stazione di Volterra. Poi i vecchi binari e alcune case cantoniere.

Man mano che scendiamo lungo l’itinerario i paesaggi sono sempre più ampi e suggestivi, la vista spazia su tutta la Val di Cecina, dalla Rocca Sillana a Montecatini V.C.

Il paesaggio si compone di estesi boschi, il manto verde ricopre le colline ed un colore intenso ci accompagna lungo tutto il cammino. Quando la vegetazione si apre un po’ ci lascia intravedere campi coltivati a cereali, o destinati al pascolo.

È un itinerario di grande interesse paesaggistico in mezzo alla natura.

Un tappeto di colline, boschi, corsi d’acqua… questa è l’Alta Val di Cecina della quale Volterra è la “capitale” e ne presenta i segni millenari dell’intervento dell’uomo.

Il tratto è molto suggestivo e ci lascia a bocca aperta… di fronte a noi possiamo ammirare, in tutta la sua maestosità, uno spaccato delle balze: gigantesche voragini nate dall’azione erosiva delle acque che si sono infiltrate nei depositi sabbiosi dei colli volterrani, fino a portare alla luce le argille sottostanti, le quali essendo impermeabili hanno provocato il crollo progressivo dei terreni sovrapposti.

Tutto è parte di un mosaico caratteristico della campagna volterrana, con colline argillose, affioramenti rocciosi, aspri rilievi e valli.

Nel percorrere a piedi il sentiero scopriamo una sorpresa dietro l’altra: Volterra – centro di numerose testimonianze di civiltà etrusca, romana e medievale – è affiancata da borghi, rocche, castelli, pievi medievali e attività oggi rivolte all’estrazione del sale e allo sfruttamento della geotermia. Sicuramente saranno oggetto di una nostra visita nei giorni successivi.

Ogni località intorno Volterra offre occasioni per scoprire la Toscana, con una sorprendente naturalità.

 

Noi viaggiatori

Percorriamo l’intero tratto nei due sensi, lungo alcuni km, e arrivati di nuovo nel centro storico di Volterra per l’ora di pranzo plachiamo la nostra fame in uno dei locali di ristorazione.

Durante il trekking, io e Cassian, abbiamo modo di stringere amicizia con alcuni “viaggiatori”: Timm e Malva, ai quali spieghiamo la nostra vacanza da ecoturisti.

Proprio durante il nostro viaggio abbiamo scelto di seguire comportamenti consapevoli, adottando misure e pratiche per ridurre ogni impatto sulla località di Volterra, dove soggiorniamo.

Modi di agire già in parte appresi a casa, come la riduzione del consumo di acqua ed elettricità. Adesso invece, scegliendo mezzi di trasporto poco inquinanti, sia per raggiungere la destinazione, che durante il soggiorno, preferendo i mezzi pubblici o la bicicletta per spostamenti locali.

I nostri comportamenti sostenibili, anche in vacanza, iniziano da qui, soddisfatti della nostra esperienza di alloggio alla casa per ferie “Il Vile” degli Amici della Natura di Volterra per poi visitare Volterra.

 

Iris

una turista, che ha riscoperto la “lentezza”