Il “turismo lento”, il mio cambiamento

Sapete cosa si intente per “turismo lento” – detto anche slow tourism?

Bene, perché io non lo sapevo, l’ho scoperto la scorsa estate in Toscana, precisamente a Volterra.

Permettetemi però di fare prima un piccolo passo indietro e presentarmi.

Mi chiamo Iris e vivo in una metropoli del nord Italia, una grande città con più di un milione di abitanti, in un’area fortemente popolata, centro economico e culturale di tutto il territorio che la circonda.

Per adesso non chiedetemi il suo nome, amo il luogo in cui sono nata e cresciuta, ma riconosco che abbia molti aspetti negativi, a partire dalla qualità di vita; ciò nonostante non voglio farle una cattiva pubblicità.

Oggi la società in genere va sempre più di corsa e tutti noi stiamo perdendo gradualmente – forse senza rendercene conto – il senso della misura e dei veri valori.

O almeno questo è quello che stava succedendo a me, io sono insegnante di scuola media ed ho 36 anni, eppure la vita frenetica che viviamo ha stravolto i miei ritmi quotidiani con la perdita di molti riferimenti per me importanti, soprattutto acuiti in seguito a questi mesi di pandemia.

Così, a fine anno scolastico, ho sentito la forte esigenza di prendere fiato, ricaricare le batterie e rallentare il modo di vivere, per poter nuovamente apprezzare gli aspetti della vita.

 

Il nuovo mondo del turismo

Insieme al mio compagno, Cassian, abbiamo iniziato a cercare una meta turistica che racchiudesse questi aspetti: storia, cultura, tradizioni, buon cibo, natura e soprattutto vivere la vita.

Prima di iniziare a fare le valigie, ho cercato su internet, in Toscana – regione che amo da sempre – una località che rispettasse questi requisiti e l’ho trovata in provincia di Pisa, a Volterra, presso la casa per ferie “Il Vile”.

Visitando il sito ho scoperto ciò che gli Amici della Natura di Volterra offrono. Da questo momento è iniziato per me il cambiamento. Mi si è aperto di fronte un nuovo mondo, quello del “turismo lento”.

Slow, tradotto dall’inglese in “lento”, è infatti un atteggiamento che possiamo far nostro sotto tutti i punti di vista; pensateci un attimo: per primo ha iniziato a diffondersi lo “slow food” che ci ha nuovamente insegnato ad assaporare il cibo non più consumato in tutta fretta, ma gustato in ogni suo aspetto, oltre a valorizzare l’aspetto dello stare a tavola.

Così ha iniziato a generarsi anche il “turismo lento”, un nuovo modo di viaggiare. Ed io l’ho scoperto a Volterra, al “Vile” insieme agli Amici della Natura, dove ho riconosciuto la convivialità, un nuovo modo per rilassarsi e godere delle bellezze, esplorate con maggiore attenzione rispetto a prima.

Io e il mio compagno abbiamo evitato estenuanti corse, come in alcuni viaggi organizzati ai quali abbiamo in precedenza partecipato, improntati sul programma della fretta, al fine di vedere il più possibile, ma che in realtà non ti fanno conoscere niente.

Tour con un’alta concentrazione di visite, raggruppate in un breve lasso di tempo, durante il quale non riesci, e non puoi, apprezzare appieno le bellezze che ti circondano.

 

Il nostro programma “lento”

Così abbiamo ridotto il numero dei luoghi da visitare giornalmente, in modo da avere più tempo per esplorarli, consapevoli che il costo dell’albergo non gravava sulle nostre finanze.

Vi starete sicuramente chiedendo perché, giusto?!

Perché un altro lato positivo delle case vacanze come “Il Vile” – bendisposte al “turismo lento” – è il basso costo giornaliero del pernottamento.

La filosofia degli Amici della Natura di Volterra è un invito a vivere un turismo sostenibile in modo consapevole, scegliendo località poco affollate, per vivere il proprio viaggio in modo pieno e completo, nel rispetto dell’ambiente e della cultura che incontri.

Durante questi giorni al “Vile”, abbiamo arricchito la nostra esperienza e accresciuta la nostra conoscenza, grazie alle meravigliose sensazioni vissute durante la vacanza, la cui regola principale è quella di non aver fretta.

Una tipologia di turismo in antitesi a quello di massa, abituato a vacanze “mordi e fuggi”, come abbiamo fatto molte volte io e Cassian.

Abbiamo trascorso giorni indimenticabili a Volterra ed abbiamo valorizzato questa esperienza per noi nuova, grazie ad una minuziosa conoscenza della cultura e delle bellezze locali, vissute nel rispetto dell’ambiente e delle quali vorrei parlarvi le prossime volte.

 

Iris

una turista, che ha riscoperto la “lentezza”