Come diventare ecoturisti?

Venuta a conoscenza dell’ecoturismo, per me rivoluzionario, ho deciso di conoscere meglio l’argomento ed approfondirlo. Così mi sono documentata…

L’ecoturismo è la tipologia di viaggio sempre più preferita dai viaggiatori che hanno a cuore l’ecologia ed il sociale, divenendo loro stessi parte della soluzione.

Per esperienza personale ho compreso che non è semplicemente un modo di viaggiare ecologico, ma riguarda il rispetto delle comunità visitate durante il soggiorno, l’acquisto di prodotti e servizi che favoriscano lo sviluppo economico del territorio.

Io e Cassian ci siamo resi conto che il turismo sostenibile, a basso impatto ambientale, sta sempre più prendendo piede, “rieducando” i turisti assuefatti da quello “mordi e fuggi” proprio come eravamo noi.

Così, sia prima di partire che durante il nostro soggiorno ci siamo fatti alcune domande:

  • Da dove iniziare?
  • Cosa fare per essere ecoturisti?

 

5+1 riflessioni per ecoturisti

Dalle riflessioni e dalle esperienze vissute in prima persona sono emersi questi punti:

  1. Valigia più leggera → il nostro impatto come viaggiatori “ecosostenibili” è iniziato dal contenuto in valigia. Per limitare la quantità di plastica da portare con noi abbiamo sostituito i mini flaconi da toilette con articoli solidi (per esempio il sapone), una borraccia per l’acqua, borse di tela e perché no…. tazze da caffè riutilizzabili.
  2. Scelta della destinazione → abbiamo scelto Volterra, in Toscana, e precisamente la casa per ferie “Il Vile” degli Amici della Natura, perché sempre più destinazioni stanno riconoscendo l’importanza del turismo sostenibile ed abbiamo pensato che considerare questa struttura ricettiva, già impegnata nel settore, fosse la scelta giusta.
  3. Il soggiorno ecologico → invece di soggiornare in resort e hotel di grandi catene, abbiamo scelto la struttura di proprietà degli Amici della Natura di Volterra così da essere sicuri che i ricavi andassero a favore dell’economia locale e sostenessero la loro Associazione.
  4. Viaggiare lentamente → uno dei modi migliori per essere un “viaggiatore sostenibile” è quello di viaggiare in modo lento. Ci siamo spostati da Volterra verso il mare prendendo il treno, assai più piccolo rispetto ai convogli che attraversano l’Italia, ma che ci ha fatto sentire più vicino al luogo che stavamo visitando. Per spostarci dalla casa “Il Vile” verso Volterra o la campagna circostante, abbiamo preso la bicicletta e ci siamo sentiti abitanti del luogo. I nostri spostamenti hanno avuto un impatto inferiore sul territorio e ci hanno fatto vivere un’esperienza più profonda.
  5. Scoprire Volterra a piedi → chi vive ogni giorno nelle grandi metropoli italiane – come me e Cassian – sa bene che non è possibile girare una città a piedi in lungo e in largo, perché le distanze sono ampie… Con Volterra invece è stato amore a prima vista, anche per il fatto che lo spazio da percorrere è limitato ed in pochi minuti si raggiunge tutto… camminando! In questo modo conosci meglio il posto in cui abiti o soggiorni. Ci siamo così dedicati alla visita della Città scoprendo anche i luoghi meno famosi e pubblicizzati, ma capaci di restituire immagini uniche di Volterra, ricca di storia.
  6. Prodotti a km 0 → un altro modo per conoscere il luogo vissuto durante la vacanza è quello di acquistare i prodotti dell’artigianato tipico del luogo – ad esempio quello tradizionale e famoso per la millenaria lavorazione dell’alabastro – e alimentare del quale sono protagonisti (formaggi, salumi, vino, olio, miele… e tanto altro). Unici nelle loro caratteristiche ci hanno permesso di gustare i sapori a km 0. Assaggiati nei ristoranti locali, o acquistati e assaporati nella casa degli Amici della Natura, sono stati fonte di scoperta del territorio volterrano.

 

Ecoturismo per vivere il territorio – 1° parte

Noi ci siamo subito innamorati del turismo sostenibile, perché a basso impatto ambientale ci permette di evitare mete turistiche particolarmente affollate e ricche di villaggi turistici. La comunità volterrana gestisce direttamente l’accoglienza dei viaggiatori e richiede di rispettare la natura in ogni sua forma.

Abbiamo trovato così il giusto equilibrio che ci mancava da tempo nel riscoprire – o conoscere per la prima volta – il privilegio del rapporto diretto con l’ambiente.

Abbiamo usufruito dei servizi ecosostenibili del luogo vivendo un’esperienza profonda, coinvolti nella vita del territorio, rispetto ai tour organizzati ai quali abbiamo troppe volte preso parte, scoprendo come, cartina alla mano, sia possibile percorrere le antiche vie di comunicazione etrusche che collegavano la Città al mare.

Grazie alle “regole” del turismo lento ci siamo immersi nelle bellezze uniche, in un paesaggio incontaminato e popolato da una ricca fauna e biodiversità, facile sia da vedere che da fotografare.

La flora era prorompente, con boschi estesi, le vie selciate (o mulattiere) che si perdevano nel fitto verde e ruderi imponenti di antichi castelli, pievi e borghi. Testimoni di un’antica presenza umana.

Vivendo a Volterra, presso la casa (“Il Vile”) degli Amici della Natura, io e Cassian abbiamo davvero conosciuto le abitudini di chi abita quei luoghi ogni giorno senza mediazioni, e come i volterrani abbiamo sperimentato quegli spazi completamente sconosciuti al turismo di massa!

Abbiamo trovato una calda accoglienza nella dimora “Il Vile”, sicuramente meno appariscente rispetto ai grandi alberghi, ma che ci ha aiutato a vivere il territorio a tutto tondo.

Per me e Cassian è stata una scoperta ogni giorno, un’esperienza che ci rimarrà per sempre nel cuore e della quale vogliamo rendervi partecipi.

 

Iris

una turista, che ha riscoperto la “lentezza”